In breve, l'evoluzione del commercio online si è sviluppata nella direzione dello scambio di pareri e consigli, in quello che chiamiamo social commerce.
Questo scambio di opinioni a sua volta influenza gli acquisti; pertanto ha il potere di manipolare il mercato, crea un mercato parallelo che attualmente è in grande espansione. Si può che dire il suo potenziale di crescita non abbia limiti, anzi che sia il vero futuro delle piattaforme di commercio.
Tuttavia benchè il futuro del social commerce si presenti florido, vi sono delle problematiche da affrontare soprattutto in Italia dove l'e-commerce è ancora poco sviluppato.
Il nostro mercato, secondo la ricerca di Cushman&Wakefield riportata da e-development.it, sarebbe per ampiezza molto promettente. Per dimensioni siamo infatti al decimo posto assoluto superando Paesi ben più grandi come per esempio Canada e Brasile.
Eppure siamo al 28° posto (su 50) per sfruttamento e sviluppo del settore, addirittura dietro a Paesi come Cile, Malesia e Portogallo. Le principali motivazioni sembrano essere di carattere informatico e culturale.
Tornando a noi, possiamo dire che un futuro florido sia possibile, ma bisogna ricordare che soltanto quando il digital divide diminuirà e la cultura della condivisione diventerà predominante il social commerce riuscirà a imporsi come metodo di vendita.
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