La Digital Transformation e le Risorse Umane


Digital Transformation

Tutto cambia, tutto si trasforma nel mondo dell‘impresa e del business. Non ci deve meravigliare che, di conseguenza, questa esigenza di cambiamento concerne tutti i campi, compreso quello delle risorse umane. In quest’ambito un ruolo importante nel cambiamento è certamente sostenuto dai Social Network.

Le Social HR che anni fa erano quasi una prerogativa del mondo anglosassone ora sono ormai una realtà anche in Italia e i Social vengono utilizzati in tutti i settori aziendali, rinforzando così sia le potenzialità comunicative che le strategie dell’azienda stessa.
A conferma dell’esigenza cui sopra si è accennato abbiamo il parere di tutti gli esperti di HR delle testate più autorevoli a livello globale, come Forbes e Il Sole 24 Ore, che sostengono che le aziende dovranno attuare un vero e proprio cambiamento culturale e tecnologico per seguire l’inevitabile evoluzione del mercato.
Se un cambiamento ci deve essere, qualcuno lo dovrà gestire. A chi questo compito? Certamente prima di tutti al Direttore delle Risorse Umane che sarà senza dubbio uno dei registi di questa trasformazione. Dico uno dei registi e non l’unico perché, a mio avviso, quest’ultimo si deve coordinare con altre figure aziendali creando una task force ad hoc.



Vediamo allora quali dovrebbero essere  le figure professionali coinvolte:

Il direttore Comunicazione e Marketing: dovrà stilare le policy che regolamenteranno:


  • l’uso dei Social Media da parte dei dipendenti,
  • le linee guida per gestire le situazioni di crisi che possono sopravvenire in rapporto a ciò che viene
  • scritto sulla propria azienda da altri sui Social Media o relativamente a problemi causati
  • dall’azienda stessa.
  • Inoltre dovrà organizzare i piani di Comunicazione e formazione.

Il direttore Commerciale: deve premurarsi che le policy aziendali in merito ai Social Network siano applicate e seguite anche dai dipendenti del proprio dipartimento. 

Il direttore tecnico: dovrà verificare che l’azienda abbia investito nella tecnologia adeguata per lo sviluppo della comunicazione del marketing in modo da essere in grado di affrontare la rivoluzione digitale. 

e, infine, il Direttore HR che dovrà coordinarsi soprattutto con la figura del Direttore Comunicazione e Marketing per pianificare insieme le policy per i dipendenti e i piani di formazione.



Si tratta quindi di un gruppo di lavoro in cui ognuno  dovrà collaborare per redigere le regole da seguire per produrre un cambiamento dell’intera azienda che le permetta di restare al passo con i cambiamenti globali che stanno avvenendo nel mondo intero.
Attenzione, però; mentre è giusto che le decisioni vengano prese dal gruppo dirigente, non bisogna dimenticare che tutto va fatto in un’ottica di inclusione e condivisione. Atteggiamento che sta alla base di una buona cultura della comunicazioneben radicata a tutti livelli del tessuto aziendale. Suggerisco la creazione di una piattaforma social (hub) dove chiunque all’interno dell’azienda abbia una buona idea possa suggerirla.
Non dobbiamo rischiare di rimanere ancorati alla vecchia convinzione secondo cui i dirigenti decidono e i dipendenti eseguono. I dipendenti non sono solo dei subalterni, così come i dirigenti non sono coloro che decidono in modo unidirezionale. Come insegnano gli americani, i “dipendenti”sono delle vere e proprie “Risorse alle quali è necessario attingere,non solo per creare un senso di appartenenza, ma soprattutto per arricchire l’intera azienda e quindi il processo di sviluppo in atto.


Digital Transformation



Le buone idee vanno accolte, da qualunque parte vengano

Dice il saggio: le buone idee vengono dal confronto. Pertanto è necessario che gli esperti si confrontino con persone di diversa estrazione sociale e che possano portare il contributo del loro diverso grado e tipologia di istruzione ed interessi. Può essere un contributo molto importante, perché quando si lavora per molto tempo in un certo modo, entra in gioco l’abitudine, così, a volte, la soluzione al problema rischia di non essere vista, anche se è proprio sotto ai nostri occhi.
Non bisogna mai dimenticare che,  già da molto prima dei social, la condivisione e il confronto con gli altri è fonte di conoscenza e arricchimento culturale.


Qual è allora il ruolo del Direttore delle Risorse Umane?

Vogliamo chiedere un parere agli esperti in comunicazione? La risposta non può essere che la seguente: non vi è e non vi può essere una buona comunicazione esternase non vi è una buona comunicazione interna.
Ecco allora quale sarà il ruolo del direttore delle Risorse Umane: interfacciarsi e collaborare con un esperto della comunicazione interna per definire le linee guida per la digital trasformation. Compito arduo, ma indispensabile Da dove si prenderà l’avvio? 
Si partirà senza dubbio dal far comprendere l’importanza della condivisione: condivisione non solo dei progetti e lavori, ma ancora prima della mission e della vision aziendale e quindi dei valori che stanno alla base dell’azienda. E’ importantissimo. Solo in questo modo tutti i dipendenti saranno motivati a prendere parte in modo proattivo al processo di cambiamento.


Un suggerimento

Da dove partire? Ecco alcuni punti da cui prendere lo spunto.
  • Far conoscere a tutti la mission e la vision aziendale mediante la redazione e condivisione di un Paper 
  • Avere l’avvertenza di coinvolgere sempre il personale nelle “questioni importanti”;
  • Massima attenzione alla digitalizzazione, per favorire l’innovamento tecnologico richiesto dal mercato e che aiuta nel contempo anche una rapida diffusione della cultura della comunicazione;
  • Soprattutto non dimenticare l’importanza dell’Employer branding. Se un dipendente è scontento del posto di lavoro, rifletterà questo all’esterno. E’ compito delle HR e dei comunicatori creare un ambiente di lavoro meritocratico, inclusivo e proattivo per far sì che i dipendenti siano i primi ambasciatori di una visione positiva del brand e dell’azienda.

Tenendo presente tutto questo come punto di partenza è poi necessario continuare con attività di formazione continua, anche attraverso pratiche di Gamification  nonché per il reclutamento di nuovi talenti. Da ultimo, non bisogna  dimenticare la gestione della valutazione delle persone e dei progetti .. perché senza misurazione non si può sapere se si sono raggiunti i risultati sperati e non si può comprendere cosa non è andato bene e perché, tanto meno cosa fare per migliorare la situazione.

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