Digital Marketing: come migliorare la Costumer Experience


Come accennato nei precedenti articoli, uno dei problemi fondamentali della “ripartenza”, dopo il Covid-19, è consolidare la propria clientela e, soprattutto, procurarne della nuova.
A dire il vero è un problema di sempre nel B2B, ma ora è più che mai impellente.
Come procedere? Elaborando delle opportune strategie di Digital Marketing.
Ecco alcuni suggerimenti.



Una delle più note modalità per migliorare la visibilità è l’utilizzo delle parole chiave. Si tratta di attirare visitatori nuovi e di ritorno migliorando la propria SEO e risalendo così nelle classifiche di ricerca.
Naturalmente per riuscire a consolidare o ad attirare nuovi visitatori, potenziali lead, non bastano le parole, bisogna che a queste corrispondano dei contenuti di interesse attraverso il content marketing.  

Per fare questo gli esperti del settore consigliano che sarebbe opportuno iniziare creando un Blog, che non solo aiuterebbe a migliorare la SEO, ma anche a diventare dei leader del settore e, quindi, ad aumentare la propria autorevolezza.
Non solo, ma consoliderebbe, con contenuti coinvolgenti, la clientela già acquisita e ne catturerebbe della nuova. Tutto ciò creerebbe, laddove non ci fosse, o aumenterebbe, là dove già esistesse,  la fiducia nell’azienda e faciliterebbe le conversioni.

Supponiamo che tutto ciò non ci porti ai risultati desiderati, come procedere? Mediante campagne di advertising che possono essere un ottimo mezzo per generare lead e aumentare la brand awareness su Google e sui propri social di riferimento.

Non dimentichiamoci poi la relazione diretta. Tal Kelin, CMO di un’importante azienda di sviluppo di software ha detto: “Il prossimo anno torneremo a organizzare pranzi e cene, eventi di formazione e informazione”.
Con questo voleva dire che la relazione diretta non ha perso di importanza neppure in questo mondo informatizzato, perché ha delle caratteristiche che non possono essere sostituite dalla digilitalizzazione e un aspetto più che mai  importante nel processo di umanizzazione del mondo degli affari cui si sta ritornando  e a cui si faceva riferimento nell’articolo della scorsa settimana "Marketing B2B: come orientarsDigital Marketing: come migliorare la Costumer Experienceaccennando, a questo proposito, al H2H.


Se poi passiamo al B2C non possiamo non notare che una  difficoltà che si possono incontrare è che la maggior parte dei prodotti e dei servizi sono molto simili, per cui è alquanto difficile trovare dei punti di differenziazione dai competitor per fare apprezzare il proprio prodotto più di un altro.
Come si può affrontare questo problema? Iniziando a trasformare le campagne incentrate sul prodotto in campagne che parlino di esperienza del prodotto più che delle sue caratteristiche tecniche.
“Il valore di ciò che acquistano le persone non sta più nella qualità del prodotto o del servizio ma nell’esperienza di chi lo compra. Significa che il valore diventa soggettivo, persino simbolico, e che le aziende devono “confezionare” insieme al prodotto o al servizio che vogliono offrire anche il ricordo che desiderano lasciare alle persone. È la cosiddetta economia dell’esperienza (da IQUII 04/04/2018 in NewsletterThinking)”
E per esperienza d’acquisto si intende tutto il processo che gradatamente vi ci porta, oggi molto cambiato rispetto al passato per l’avvento del digitale.
Nel passato si chiedeva un parere a parenti e amici che avevano già fatto quell’acquisto  o che conoscevano di quel brand; ma, ovviamente, la panoramica non poteva che essere piuttosto limitata.

Ora la ricerca di un’esperienza parte dai social, da uno scambio di pareri da parte di una vasta gamma di interlocutori, tra cui certamente ancora amici o parenti sia che utilizzino o meno questi strumenti. A loro, però, si aggiunge una marea di persone   per lo più sconosciute e dislocate in varie parti d’Italia, se non del mondo.

Raccolte le informazioni online, segue l’acquisto, il pagamento (digitale, cashless, contacless), il ritiro dell’oggetto e si prosegue ancora, sempre sui social, con il racconto e la condivisione della propria esperienza che, a questo punto, riguarda non solo il prodotto ma anche i meccanismi del pagamento e della consegna dell’oggetto.

Pertanto un’azienda non deve solo pensare a progettare un bene o un servizio, ma tutto ciò che ruota attorno ad esso: come viene presentato, su che canali, con quale linguaggio e format, con quali servizi di supporto, come pure a tutto l’iter che ne consegue fino al momento della consegna e al riscontro del soddisfacimento delle aspettative del cliente.  
Si tratta di fare in modo che la vendita del bene o l’accesso al servizio diventino “conseguenze naturali” di una esperienza vissuta.

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